Grande successo per le conferenze sull’aviazione
Stanno riscuotendo un grande successo di pubblico, appassionati ma anche semplici interessati agli argomenti proposti e curiosi di conoscerne di più, le conferenze proposte dalla nostra Associazione a corollario della mostra Ali sull’Isonzo – Aviazione e aviatori a Gorizia, allestita presso il Museo di Santa Chiara a Gorizia fino al 18 giugno.
La prima conferenza del 12 maggio dedicata a Tullio Crali e l’aeropittura: tracce per una lettura, tenuta dalla dottoressa Emanuela Uccello, storica e critica d’arte, ha illustrato la figura dell’artista nativo di Zara, futurista e inventore della tecnica dell’aeropittura, e ha permesso di proporre al pubblico alcune inedite opere in esclusiva ritrovate proprio in occasione della mostra.
I fratelli Rusjan: pionieri del volo a Gorizia ha permesso ai numerosi partecipanti di ripercorrere, il 19 maggio, la vicenda dei fratelli Edvard e Josip Rusjan, goriziani e pionieri del volo in Austria-Ungheria. Una narrazione arricchita dai retroscena familiari illustrati dalla nipote Grazia Rusjan, che ha anche proposto un ricco corredo fotografico delle imprese di Edi e Pepi.
In occasione dell’edizione 2023 di èStoria sono state proposte due conferenze: venerdì 26 maggio il curatore Bruno Pascoli ha illustrato ai tantissimi presenti i contenuti di Ali sull’Isonzo – Aviazione e aviatori a Gorizia: la storia dell’aviazione a Gorizia e del suo aeroporto, dai primi voli dei fratelli Rusjan alla costituzione del campo di volo, dagli gli anni d’oro del 4° Stormo e del volo acrobatico, attraverso le vicende belliche che coinvolsero anche il tessuto urbano con i bombardamenti alleati, fino al triennio della presenza americana per concludere con il declino dell’aeroporto a seguito della creazione del nuovo confine con la Jugoslavia inizialmente facente parte della cosiddetta “cortina di ferro”. Una storia di ali e di uomini che per più di mezzo secolo si è intrecciata con la vita di Gorizia.
Sabato 27 maggio è stata la volta del Colonnello Flavio Babini che ha presentato In prima linea sui caccia bombardieri durante la Guerra Fredda, tema ancora poco conosciuto che ha davvero coinvolto tutti i presenti che hanno riempito al massimo della capienza la sala conferenze del Museo di Santa Chiara. Una panoramica di quello che erano gli schieramenti di NATO e Patto di Varsavia a metà anni Ottante del Novecento ha contestualizzato l’argomento per poi passare, atraverso le esperienze dirette del Col. Babini, alle tattiche di impiego dei caccia bombardieri italiani Fiat G-91Y “Yankee”.
Venerdì 9 giugno Giuseppe Biagi, nipote omonimo del radiotelegrafista di bordo del dirigibile Italia, naufragato nel 1928 sui ghiacci del Polo Nord, assieme a Gerardo Unia, ricercatore storico hanno presentato la conferenza Al Polo Nord con il comandante Nobile, la tenda rossa. È stata così ripercorsa l’epopea della spediizone polare italiana del 1928, comandata dal Generale Umberto Nobile, che vide il tragico epilogo nell’incidente dell’aeronave Italia, schiantatasi sul pack dopo aver sorovolato con successo il Polo Nord, e l’odissea dei naufraghi della Tenda Rossa, senza tralasciare l’imponente macchina internazionale dei soccorsi che si mobilitò per l’occasione. Di interesse anche l’opera di ricerca di Biagi che ha rintracciato tutti i discendenti dell’equipaggio dell’Italia, organizzando nel 2018 un viaggio di commemorazione alla base di Ny Ålesund da dove l’Italia partì per il suo ultimo viaggio.
Il ciclo si è concluso venerdì 16 giugno con Il Friuli Venezia Giulia, la culla del volo Militare italiano. Francesco Gianella ha parlato dei momenti storici a connotazione aeronautica, utilizzando immagini dell’epoca sui campi della regione durante la Grande guerra e fino alle note e triste vicende di Caporetto e l’impatto che hanno avuto sulla nascita della Regia Aeronautica nel 1923.