Il ritrovamento di un cippo epigrafato

 

Confermando uno degli scopi primari dell’attività dell’associazione “Isonzo”, ovvero la tutela del patrimonio storico della Grande Guerra attraverso la ricerca, il recupero e valorizzazione delle testimonianze ancora oggi presenti sul nostro territorio, durante il mese di luglio, grazie principalmente alla segnalazione della gentilissima famiglia Roitz, è stato ritrovato un ulteriore frammento di un cippo facente parte del dismesso cimitero di guerra nella località di Visintini, nel territorio del Comune di Doberdò del Lago. Ringraziando ancora la sensibilità e disponibilità dei Signori Roitz, che durante la ristrutturazione dell’abitazione hanno rinvenuto alcuni frammenti di pietre epigrafate, si è potuto constatare la presenza di un altro tassello collegabile all’epigrafe già catalogata dal “Gruppo di Ricerche Storiche e Studi Grande Guerra” – Società alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. Dalla collaborazione con l’illustre rappresentante del Gruppo triestino, il dottor Marco Mantini, si è appreso che l’epigrafe raffigurata nelle foto 1 è stata censita attraverso la ciclopica e splendida opera di catalogazione dei graffiti e lapidi risalenti al 1° conflitto mondiale che prende il nome di “Censimento delle iscrizioni”, mentre il ritrovamento del nuovo frammento, foto 2, (molto probabilmente parte dello stesso cippo per la conformazione e tipo di lavorazione della pietra) andrà ad arricchire ulteriormente la documentazione.
Questo seppur modesto ritrovamento, che abbiamo voluto pubblicare, vuole rappresentare quanto invece grande sia l’importanza di intraprendere una stretta collaborazione tra le varie associazioni di ricerche storiche e appassionati del tema, coinvolgendo anche la sensibilità dei singoli, affinché qualunque testimonianza di quei tragici eventi abbia una sua giusta collocazione storica, rispettando così la memoria di quanti in questi luoghi hanno duramente vissuto, combattuto e sono caduti, indirizzando a monito questo messaggio a coloro che meschinamente traggono profitto proprio o su commissione asportando alla conoscenza di tutti queste splendide testimonianze che, sottratte al comune interesse, non saranno più in grado di esprimere la loro essenza.